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Spionaggio aziendale e responsabilità

02/01/2020Spionaggio aziendale e responsabilità

Cresce il numero degli atti illeciti commessi dai dipendenti ai danni dell'impresa. Si tratta di cifre importanti eppure sono poche le aziende, soprattutto tra le PMI, che valutano il rischio connesso alla sottrazione di dati segreti da parte dei propri dipendenti.

Il decreto legislativo 63/2018, che ha introdotto rilevanti novità in materia di protezione dei segreti aziendali sotto i profili civilistico e penalistico, è invece a favore dell'azienda o dell'imprenditore che ha colto l'importanza di tutelare i propri dati.

Ma quali sono le novità apportate e cosa stabilisce la Legge? In primis il decreto ha modificato l'articolo 99 del codice della proprietà industriale, qualificando espressamente come illecita non solo la condotta del soggetto che illegittimamente sottragga segreti commerciali, ma anche quella del terzo che utilizza tali informazioni, nel caso in cui quest'ultimo sappia della provenienza illecita delle stesse.

Un esempio: un lavoratore comincia una nuova collaborazione e diffonde e utilizza delle informazioni riservate apprese nel corso della precedente esperienza. A questo punto la responsabilità è, ovviamente, del lavoratore, ma ricade anche sul nuovo datore che utilizza tali nozioni e dati riservati. Sarà inoltre sanzionato, secondo le modifiche apportate all' articolo 623 del codice penale , anche chiunque scelga di impiegare tali informazioni per il proprio o altrui profitto. Le modifiche alla legge rappresentano, quindi, una nuova forma di tutela per le imprese alle quali spetta comunque operare in maniera tale da proteggere i dati sensibili dei clienti insieme ai propri segreti commerciali. Basti pensare che; in caso di provvedimenti procedimenti giudiziali relativi all'acquisizione, utilizzazione o rivelazione illecita dei segreti commerciali; il giudice considera, tra le altre cose, le misure adottate dal legittimo detentore per proteggere i segreti commerciali.

Cosa deve fare, quindi, l'azienda per tutelarsi? Bisogna intervenire sui meccanismi di classificazione del livello di segretezza dei documenti, aggiornando i processi interni e disciplinando l'utilizzo degli strumenti informatici da parte dei collaboratori. In materia di gestione dei dati sensibili dei propri clienti, inoltre, è sempre più importante intervenire sui propri software aziendali per renderli pienamente compatibili con la nuova normativa GDPR.

L'azienda, quando è necessario gestire informazioni particolarmente sensibili, può infine adottare specifiche policy interne secondo quanto previsto dall'dall'articolo 4 dello Statuto dei lavoratori. Al datore di lavoro è concesso, nei termini stabiliti dalla legge, di controllare l'utilizzo di computer, posta elettronica e cellulari aziendali utilizzati dai dipendenti, in quanto strumenti dove transitano i dati sensibili. Può, inoltre, stipulare accordi di riservatezza con apposite clausole penali con i propri collaboratori o dipendenti al fine di tutelare maggiormente le informazioni riservate.

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Perché è importante il GDPR e quali sono le falle dei sistemi attuali?

02/01/2019Perché è importante il GDPR e quali sono le falle dei sistemi attuali?

Il 24 maggio 2016 a livello europeo è entrato in vigore il Regolamento generale per la protezione dei dati personali n. 2016/679 (General Data Protection Regulation o GDPR) ma la sua messa in atto è avvenuta a partire dal 25 maggio 2018, ed essendo un regolamento deve essere attuato allo stesso modo in tutti gli Stati dell'Unione senza margini di libertà nell'adattamento. Il suo scopo è, infatti, la definitiva armonizzazione della regolamentazione in materia di protezione dei dati personali all'interno dell'Unione europea, giacché col Trattato di Lisbona la protezione dei dati personali è diventata un diritto fondamentale dei cittadini, e va garantita allo stesso modo in tutto il territorio dell'Unione Europea.

In una realtà sempre più digitale, il GDPR mira a:

  • aumentare la fiducia dei cittadini nella società digitale, grazie a una tutela più rigorosa;
  • promuovere lo sviluppo digitale dell'Unione europea;
  • tutelare la libertà di circolazione dei dati personali

Col GDPR si passa da una visione proprietaria del dato, in base alla quale non lo si può trattare senza consenso, ad una visione di controllo del dato, favorendo al contempo la libera circolazione del dato e rafforzando i diritti dell'interessato, il quale deve poter sapere se i dati sono usati e come, per tutelare lui e l'intera collettività dai rischi insiti nel trattamento dei dati.

Va da sé che i sistemi informatici attuali necessitano di adeguarsi al GDPR per assolvere a questi obiettivi, in ordine a due principali problemi:

  • perché il metodo di acquisizione dei dati è intrinsecamente minacciato di violazione del GDPR;
  • e/o perché il sistema di controllo gerarchico dei dati, in seno all'azienda, non permette una tutela sui diversi livelli aziendali.

Il primo problema concerne quelle compagnie che intrinsecamente acquisiscono e gestiscono i dati in modo improprio: è il caso delle compagnie telefoniche o le agenzie di marketing, ad esempio, che quando acquisiscono nuovi clienti sulla base dell'accordo contrattuale in automatico immagazzinano i dati personali del cliente con totale disinvoltura nel loro trattamento ed, eventualmente, vendita a terze parti a scopo commerciale.

Il secondo problema, invece, concerne il sistema informatico interno all'azienda: esso dovrebbe prevedere un trattamento gerarchico dei dati, in modo tale che chi sta in cima alla "piramide" aziendale abbia un maggior accesso e gestione dei dati dei clienti, differente rispetto ai sottoposti che invece dovrebbero averne un accesso e capacità di gestione più limitate.

Al fine di adeguare al GDPR i metodi e i sistemi delle aziende nel trattamento dei dati personali dei clienti, Innovazioni Tecnologiche si sta adoperando in un team di ricerca internazionale per implementare i sistemi vigenti nell'ambito del progetto BPR4GDPR (http://www.bpr4gdpr.eu/) grazie ai fondi europei del progetto Horizon 2020.

Scegliere Innovazioni Tecnologiche per adeguare al GDPR il vostro sistema di trattamento dati risulta importante, quindi, alla luce di alcuni fattori quali:

  • disponibilità sul mercato via via sempre minore di sviluppatori .net e SQL Server (Microsoft) competenti e affidabili (per qualità e tempi di prestazioni); 
  • il progetto BPR4GDPR ci conferisce un'elevata specializzazione nell'intervenire nell'aggiornamento degli attuali software che per architettura e processi non sono conformi alla nuova normativa;
  • inoltre l'organizzazione di Innovazioni Tecnologiche vanta una case history basata su un network di agenzie immobiliari, e un'esperienza ventennale nel settore logistico e ferroviario specifica riguardo implementazione software e problematiche inerenti il GDPR.

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